Auditorium S. Caterina
22 giugno 2001 - ore 21.00
T R I T T I C O C O R E O G R A F I C O
performancedance
Fabrizio Favale -
Dario La Ferla - Maurizio Saiu
Compagnia
Le Supplici
Coreografia di Fabrizio Favale
Jeux des Anges studio n° 2: Pomo d’oro Pomodoro
Compagnia
Cantieri del Sale
Coreografie
di Dario La Ferla
Solo (neanche l’ombra) - Morte Araba
Compagnia
Maurizio Saiu
Coreografia di Maurizio Saiu
G a n i m e d e
S h o w
Ideazione
coreografica e disegno luci: Fabrizio Favale. Musiche: Maurizio Martinucci,
Costumi: Gabriella Ciacci .
Interprete:
Fabrizio Favale
Ogni termine umano si sdoppia in
un ulteriore significato divino, ma le parole spesso rimangono identiche e ogni
storia avviene simultaneamente in cielo e in terra..........
( Roberto Calasso)
Lo spettacolo, che nasce come peep show rielaborato per il teatro, non è concentrato sulla narrazione del mito quanto su una sorta di rappresentazioni rituali che aprono squarci visionari nel mito stesso. Un corto circuito di immagini che non hanno una connotazione spazio-temporale. Microeventi teatrali sono il frutto di una grossa dissociazione visiva, di linguaggio e di riferimenti diretti al mito Ganimede. Non è stato mai abbastanza intraprendere un’unica via di rappresentazione, come in origine era il peep show. Un rito senza descrizione, una danza labirintica, movimento che non ha fine se non a volte in una strana narcolessia che oblia e immortala il corpo in una fissità o trasferisce la mente in un altro tipo di azione che non è danza ma qualcos’altro. E’ la coppa trabocca? E’ il versare vino per sempre.
C
O M P A G N I A L E
S U P P L I C I
Artisti
di alto livello e differente formazione collaborano sotto la sigla di LE
SUPPLICI. Il gruppo, fondato nel 1998 dal danzatore e coreografo Fabrizio Favale,
lavora costantemente in territori dove l’innovazione e la ricerca sono i
motori per spingersi verso modalità, a volte ignote, di rappresentazione,
agendo nel campo della perfomance soprattutto teatrale. L’opera e non lo
spettacolo esclusivamente coreografico è uno dei cardini del lavoro di LE
SUPPLICI pertanto l’esigenza non è soltanto legata al necessario mutamento
dell’immagine scenica e del risultato visibile, ma soprattutto agli
“oggetti” o elementi che costituiscono tale opera, incluso l’interprete.
Per questa forte motivazione si potrebbe dire che attualmente il gruppo spazia
in un raggio performativo che aderisce al concerto quanto alla coreografia.
L’interprete, la tecnica di illuminazione, il suono, fanno parte tutti di uno
stesso sistema organizzato per strategie e che si evolve su una trama di
dissociazione visionarietà. Attualmente LE SUPPLICI si avvalgono di
preparatissimi danzatori e collaboratori.
Website:
www.lesupplici.it
J e u x D e s A n g e s studio n.2: p o m o d’ o r o p o m o d o r o
Coreografie:
Dario La Ferla. Musiche: J. S. Bach, Zap Mama, Cronos Q., Balanescu
Q., Raffaele Schiavo.
Interpreti:
Fanny Dipietro, Mario
Messina, Alessandro Fancello.
Immaginate
di passare lungo la valle dei templi di Agrigento e vedere sdraiati, su una
sorta di talamo creato nella sospensione tra colonne, una coppia di angeli. Di
vedergli tra le mani, in questa atmosfera dalle stranianti tinte tenui ed
omogenee, spiccare 2 vitalissimi pomodori. E poi posarsi sul paese “nuovo”
dove si prepara il tradizionale rito estivo del condensato di succo di pomodoro:
u strattu. Prendo spunto da questa immaginific-azione per parlare della coppia
tanto mitologica (pomo d’oro) quanto contemporanea (pomodoro). Iconografia di
un passato e presente che si mescolano in una immagin-azione a volte più acida
e sanguigna, a volte sospirata e dolce, ispirata dalla tensione fondamentale
nell’uomo: quella dell’anelito all’unione. Inoltre del sole, dell’acqua
e dell’argilla, dei sostegni della vita. Della sua fioritura in termini di
filiazione - alla fine del mio affresco - benedicente, angelica, puttina...
C
A N T I E R I D E L S
A L E - D
A N Z A
Il
lavoro coreografico di Dario La Ferla (formatosi all’Accademia Nazionale di
danza di Roma e al Mudra di M.Bejart a Bruxelles) che con Fanny Dipietro fonda
nell’86 i Cantieri, risiede a Siracusa. Il lavoro dei cantieri riunisce
diverse esperienze: dalla danza classica alla danza contemporanea, al teatro
-danza, alla formazione psicomotoria, al lavoro sul respiro e la voce, per
superarle in una sostanziale sincerità espressiva, anche al di là
dell’intrinseca qualità estetica, attraverso processi di umanizzazione della
danza e del teatro. Lo spazio creativo diventa vitale e alla ricerca della scultura
corporea e del movimento del corpo come pensiero e come umanità espressa
sensibilmente. Ultimamente alcuni percorsi di ricerca sono rivolti ad un
recupero della tradizione e cultura locale del territorio sud orientale
siciliano, grazie anche al contributo di Giovanni Di Maria.
Morte
Araba
Coreografia:
Maurizio Saiu. Progetto visivo: Aldo Tilocca. Musiche originali: Daniele Ledda
Interprete:
Cornelia Wildsien.
Il mondo è qualcosa di estraneo per questa “Mater Solitaria” che, orgogliosamente sopravvissuta alla tortura analitica del tavolo di dissezione, espone i suoi visceri con la noncuranza di un simulacro portato in spalla il giorno della sagra. Spalancata alla vita eppure ad essa indifferente, inabissata nello spazio di un tappeto finto-orientale, subisce il moto che questo le comunica scuotendola dalla sua eterna fissità, fertile.
Solo
(neanche l’ombra)
Coreografia:
Maurizio Saiu. Progetto visivo: Aldo Tilocca. Musiche originali: Giorgio Tedde.
Interprete:
Maurizio Saiu , con
la partecipazione di Carmen Benanti
“Y
dime, qué necesidad hay de que haya ni Dios ni mundo ni nada? Por
qué ha de haber algo? ...Muchas veces se me ha ocurrido pensa que yo no soy, e
iba por la calle autojàndomese que lo demàs no me veìan”.
(Miguel
de Unamuno, “Niebla”)
C O M P A G N I A
M A U R I Z I O S A I U
Fondata
dal danzatore, coreografo e cantante Maurizio Saiu nel 1992 dopo una serie di
esperienze che l’hanno portato nei centri più importanti della danza
contemporanea come la Merce Cunningham School di New York. Nel 1992 Saiu
partecipa alla Maratona della Danza d’Autore Italiana al Teatro Ponchielli di
Cremona con la coreografa Angelus, in collaborazione con l’artista visivo
Andrea Fogli e con il compositore Giorgio Tedde con cui porterà avanti una
ricerca musicale e vocale fino alle opere più recenti. Nel 1993 si esibisce
alla BostonUniversity, al Festival di Musica Contemporanea di Darmstaadt e
presenta la coreografia Studio per un concerto infinito alla Settlement
House University di New York. Importanti gli incontri con la danzatrice
coreografa Cornelia Wildisien, con l’artista Aldo Tilocca, personalità
centrale della nuova scena dell’arte contemporanea in Sardegna, e con la
cantante Elena Ledda, la maggiore interprete della musica tradizionale sarda (ha
collaborato con artisti quali Lester Bowie, Fabrizio de Andrè, Andreas
Wollenweider, Richard Galliano e Riccardo Tesi).